Teatro

POSITANO PREMIA SPIRO SCIMONE CON IL PREMIO ANNIBALE RUCCELLO 2011

POSITANO PREMIA SPIRO SCIMONE CON IL PREMIO ANNIBALE RUCCELLO 2011

Superato il suo giro di boa, la sera del 6 agosto il Positano Teatro Festival 2011 ha attribuito il suo riconoscimento annuale, in nome del commediografo Annibale Ruccello, scomparso prematuramente in un incidente d’auto venticinque anni fa, ad uno dei nomi più riconosciuto all’estero della drammaturgia contemporanea italiana, Spiro Scimone. Il drammaturgo regista ed attore siciliano, che insieme a Francesco Sframeli ha da oltre un decennio formato una collaudatissima collaborazione artistica che, dallo spettacolo “Nunzio”, da cui fu tratto anche un film premiato a Venezia, miete successi in tutta Europa sconfinando anche oltre oceano. In Campania, purtroppo, a parte “Festa”, che fu rappresentato un paio di stagioni fa al ridotto del Mercadante, la compagnia Scimone e Sframeli ha avuto la possibilità di farsi conoscere solo attraverso l’acume artistico del direttore di Positano Teatro Festival, Gerardo D’Andrea, che li ha voluti, sin dal debutto, per ben quattro edizioni di questa kermesse. Naturale, quindi, che anche un ricnoscimento che va a premiare a nome di un grande drammaturgo, quale Ruccello, andasse a Scimone, che, emozionatissimo, ha ritirato la splendida maschera di Pulcinella creata da Lello Esposito, dalle mani di un entusiasta Mario Martone, che ha, con la sua presenza, ulteriormente arricchito l’elenco dei grandi ospiti sbarcati quest’anno nella perla della costiera amalfitana ad omaggiare il festival. La sera del 7 agosto, poi, la compagnia siciliana ha portato sul palco del giardino del tennis  “ La Busta”, spettacolo che ha mietuto larghi consensi tra il pubblico intervenuto ad assistere allo spettacolo. Un testo che si avvicina al linguaggio ed alle tematiche di Beckett e Kafka, utilizzando, però, un linguaggio fatto di sguardi, parole ed intenzioni tutte mediterranee, un punto d’incontro, insomma, tra i grandi autori europei del novecento ed il teatro popolare siciliano, che dimostra la grande importanza che sta avendo, da oltre dieci anni, il teatro proveniente dalla terra di Pirandello, con artisti che, insieme a quelli di Scimone e Sframeli, portano il nome di Emma Dante, Davide Enia, e tanti altri.